Pro fuga – Suoni, visioni e profumi migranti
Due musicisti che s’incontrano e dialogano con strumenti musicali del mediterraneo, proponendo un coinvolgente viaggio attraverso le musiche migranti, l’elettronica e l’arte della cucina.
Pro-fuga è il risultato di una ricerca fatta di suoni e ingredienti lontani che, nota dopo nota si avvicinano, per mettere su una tavola fatta di differenze, un piatto costruito attraverso il bisogno del nutrimento non soltanto fisico.
Adolfo La Volpe
Oud, saze, buzuki e programming
Ha studiato tra gli altri con Mick Goodrick, Joe Diorio, John Scofield, Pat Metheny, Barney Kessel, Joelle Leandre, Carlos Zingaro, Jean Derome, Joanne Hetu, Marcus Stockhausen e Gianni Lenoci, sotto la guida del quale ha conseguito il diploma accademico di II livello in discipline musicali – musica jazz presso il Conservatorio di Monopoli, ed inoltre un master di I livello in “musica jazz e nuovi linguaggi musicali”. Pratica e studia inoltre alcune musiche di tradizione e gli strumenti musicali ad esse correlati (oud, chitarra portoghese, irish bouzouki, saz, banjo, etc.).
Ha tenuto concerti in Italia e all’estero (Francia, Svizzera, Spagna, Germania, Austria, Turchia), inciso –tra progetti personali e collaborazioni- una ventina di cd, e suonato –tra gli altri- con Eugenio Colombo, Gianni Lenoci, Steve Potts, Stefano Battaglia, Daniele Di Bonaventura, Pino Minafra, Francesco Cusa, Paolo Damiani, William Parker, Karl Berger, Kent Carter, Radiodervish, Raiz.
E’ attualmente membro degli ensembles: “Chaque Objet”, “Diomira”, “l’Escargot”, “Radicanto”, “Barrio de tango”, “Tran(ce)formation”, “La cantiga de la serena”, “Sefaràd”, e della compagnia di danza “Qualibò”, per la quale –oltre a comporre ed eseguire le musiche di scena- si occupa della direzione musicale del Festival “Visioni di (p)arte”, nonché della sezione danza del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia. Ha composto ed eseguito musica per danza contemporanea, teatro, cinema.
Giovannangelo De Gennaro
Canto, viella, Kamanchè, kaval e flauto traverso & food
Giovannangelo de Gennaro è musicista e da circa 8 anni si dedica alla cucina in particolare quella del mediterraneo. La sua ricerca spazia attraverso sonorità di “confine” ed è arricchita da una forte passione innata: la cucina. Figlio di pescatore, sin da piccolo è stato vicino al mare e a tutto il suo universo. Osservatore attento, viaggiatore con la mente e con il corpo, fa dei suoi piatti racconti di viaggio, dondolando tra cucina e musica. Si definisce come l’ ago di una bilancia, il MIZAN mediterraneo che pende da una parte all’altra e che trova il giusto equilibrio in un dialogo “pensato” con il palato; un dialogo fatto con intuizione, curiosità, conoscenza e intelletto.
Nel suo percorso musicale ha incontrato grandi maestri provenienti da ogni parte del mondo della world music come Ustad Nustrat Fateh Ali Khan (Pakhistan), Jamal Oassini (Marocco), Michel Godard (Francia), Kudzi Erguner (Turchia), Bob Mecferrin (USA), Confraternita sufi di Sfax (Tunisia), Begonia Olavide (Spagna), Arash Yari ( Iran) e Ramiro Amusategui (Argentina-Spagna). Lavora come chef in Francia partendo da pietanze tradizionali pugliesi e giungendo a connubi di differenti cucine, con l’obiettivo di creare menù che vanno oltre i confini, abolendo le standardizzazioni e i canoni imposti. Musica e cucina sono le sue passioni. Frequenta come cantore, stage e seminari residenziali presso la Fondation Royaumount e il CIRMA di Moissac diretti dal maestro Marcel Perés studiando monodia e polifonia sacra dal XI al XIV secolo. Successivamente diventa cantore solista dell’Ensemble Organum diretto da Marcel Perés. Collabora in diverse formazioni musicali, Micrologus, Mudejar, Compagnia Hora Decima, Avinar e Terra d’Otranto con i quali partecipa a numerosi festivals e registrazioni radiofoniche.
Incide per le case discografiche: Naive, Zig-Zag Territoires, Alpha, Enja, Opus 111, San Paolo, Tactus, III Millennio e Digressione Contemplativa.