Assolo per quattro bottiglie
Il lavoro nasce da una riflessione sul “luogo”: porzione di spazio idealmente o materialmente delimitata; sulla città, intesa come contenitore di vite; sul carattere di questa città: una città di mare; sull’elemento acqua e sulla sua assenza.
Ansia di dissetarsi che produce ingombro e immondizia.
Centinaia di bottiglie di plastica vuote si trasformano in un mare che racconta di vite solo accennate, colori liquidi come sogni evanescenti.
A far da sfondo il vuoto sguardo di mille finestre.
Ideazione e coreografia: | Lisa Masellis |
Danzano: | Francesca Giglio, Maristella Tanzi, Angela Iurilli, Lisa Masellis, Nico Masciullo |
Musiche: | Ayub Ogada, Fred Frith, effetti sonori |
Testo: | Enzo Mansueto |
Foto: | Annalisa Polito |
Luci: | Lisa Masellis |
Anno: | 1995 |