Festival Visioni di (P)arte – III Edizione 2008
Quando i confini non reggono
Visioni di (p)arte anno terzo è un risultato importante, è il momento in cui il consolidarsi si esprime come ulteriore metamorfosi e non potrebbe essere altrimenti perché strutture rigide poco si adattano ad un linguaggio multiforme e dinamico come la danza.
E se qualcuno ancora si ostina a costruire barriere noi qui ed ora lavoriamo per eliminarle.
I confini non reggono e principalmente quelli geografici, cade già in questa edizione la netta divisione tra compagnie regionali, nazionali ed internazionali che quest’anno fanno la loro prima apparizione.
Parallelamente i confini tra i generi, etichette che cercano dei distinguo nel magma dell’arte contemporanea.
Da qui il bisogno di avviare una riflessione sulle “ estetiche della contemporaneità” insieme agli artisti, ai critici, agli studiosi e al pubblico, così da poter creare nella prossima edizione un momento di confronto sul “pensare la danza”.
Ripensare la danza per farla è l’idea che muove il progetto con le scuole, il concorso, infatti, offre visibilità, sostegno e mette in rete, abbatte barrire tra le scuole di danza di tutta la regione, inesauribile fucina di danzatori ma anche di autori. Autori giovani che con opere prime o prove aperte offrono la loro (fresca) creatività.
Visioni di (p)arte un festival che, più che struttura, diviene percorso una via aperta al libero scambio di idee, emozioni e gesti.
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