Festival Visioni di (P)arte II Edizione – 2007
Festival di danza II° edizione – 4 / 7 Ottobre 2007
La danza è un linguaggio multiforme che, in costante mutamento, si arricchisce dialogando con altri codici artistici. E’ un territorio che continua ad affascinare. Il successo di Visioni di (p)arte I° edizione, un festival ad essa interamente dedicato, trova riscontro nella partecipazione attenta di un pubblico composito: appassionati, amanti delle sperimentazioni teatrali, semplici curiosi.
La II° edizione del Festival conserva con particolare cura e motivazione la sezione “FareTessereIncontrare”, dedicata alle scuole selezionate attraverso un concorso e conferma la suddivisione della sezione “Danze Cave” in compagnie regionali e nazionali.
Novità di questa edizione: l’ ampliamento della struttura del Festival con una sezione, “Labor”, dedicata alla formazione e con un’altra, “In divenire” , dedicata a works in progress.
All’ apertura verso l’innovazione nella danza attraverso il confronto con realtà diverse e lontane, anche solo a livello territoriale, il Festival Visioni di (p)arte affianca il proposito di valorizzare le realtà della regione.
Un segno importante è stato il rinnovato interesse da parte delle Istituzioni che hanno voluto sostenere il festival, dunque la danza in Puglia. Inoltre il numero crescente di proposte pervenute da parte di compagnie residenti sul territorio nazionale testimonia l’accresciuta risonanza del festival.
Di contro è stato complesso il confronto con la realtà della nostra regione a causa probabilmente della presenza sul territorio di molti bravi danzatori ma di un numero limitato di creatori/autori.
È per questo che ci auguriamo che Visioni di (p)arte diventi un appuntamento costante, un’ occasione di confronto per la danza e per i danzatori, un momento di crescita culturale.
Il Festival Visioni di (p)Arte è pensato in quattro sezioni:
“Labor” (dedicata all’approfondimento teorico/pratico)
“In divenire” (dedicata a progetti di produzione in corso di lavorazione)
“FareTessereIncontrare” (dedicata alle scuole di danza in concorso)
“Danze cave” (dedicato alle compagnie professioniste emergenti)
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