Sūr
Finalista Premio Scenario 2005
IV premio Giuria Ombra
Sūr è città antica, sospesa nel tempo, scomparsa. E’ città di confine staccata dalla terra e ad essa legata per volontà e non per natura.
E’ il luogo sospeso, onirico e surreale.
Una bilancia in scena è l’unico punto fermo, il terzo elemento, e’ quello senza il quale gli altri due svanirebbero.
E’ lei a definire noi e soprattutto a definire la relazione tra noi. E’ lei a definire lo spazio… destra, sinistra, su, giù, avanti, dietro…ed è lei a permetterci continuamente il passaggio da dentro a fuori, dall’interno all’esterno.
E’ il segno razionale, logico, radicato, lineare che sta lì per svolgere la sua funzione: raccontare il peso e, soprattutto, raccontare di ciò che peso non ha.
Il lavoro è in prima istanza un’analisi e una narrazione di una forma del pensiero creativo femminile.
Un percorso di conoscenza che non procede in maniera lineare (sviluppo per causa-effetto), ma a grappoli, per associazioni libere; un femminile di un sud del mondo e dell’anima, e che di questa condizione porta il segno ed il peso della colpa.
Sūr è il sogno, il non espresso, il censurato e represso che prende forma per immagini e simboli.
Sūr, una storia d’amore.
Ideazione e regia: | Lisa Masellis |
Danzano: | Francesca Giglio, Maristella Tanzi |
Musiche: | Adolfo La Volpe |
Il brano “In cammino” | è di Alessandro Pipino |
Luci: | Michelangelo Campanale |
Scene: | Michelangelo Campanale, Giovanna De Cillis |
Costumi: | Giovanna De Cillis |
Collaborazione preziosa: | Vittorio Dell’Edera, Giuseppe Lacerenza. |